La tesi verte soprattutto sul lato applicato, si può dire vissuto, del dialogo interreligioso. Non si tratta infatti di una ricerca sulla storia e i concetti relativi al dialogo ma di un’indagine sul campo dove questo dialogo viene concretamente messo in pratica. Un dato interessante, a mio avviso, è che alla presentazione teorica, scolastica di 5 religioni, sono affiancate le interviste con coloro che si sentono appartenenti a quegli stessi universi religiosi. Per quanto riguarda il riconoscimento civile della pratica detta “Dialogo interreligioso”, ricordiamo che nella Conferenza Intergovernativa di Roma dell’ottobre 2003 nella quale si gettarono le basi della costituzione europea, poi bocciata dai referendum in Francia ed Olanda, fu approvata all’unanimità una “Dichiarazione sul dialogo interreligioso e sulla coesione sociale” che fu successivamente adottata da tutti i Ministri dell’Interno e fatta propria dal Consiglio Europeo, nell’anno successivo. In questa “Dichiarazione” si legge che: “Il dialogo interreligioso – unitamente al dialogo interculturale – è una pratica fondamentale per dare un contributo significativo allo sviluppo di una società libera, ordinata e coesa, che sappia superare l’estremismo filosofico e religioso, gli stereotipi e i pregiudizi, l’ignoranza e l’indifferenza, l’intolleranza e l’ostilità, che anche nel passato recente sono stati causa di tragici conflitti e di spargimento di sangue in Europa”.

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