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Buongiorno,
Il tempo passa, gli anni volan via, e noi con loro. 
Nel 2022 a dicembre pubblicammo, su carta, La genesi delle religioni del Giappone.

Subito dopo mettemmo on line, in e-book, oltre alla versione italiana anche quelle in lingua inglese  e in spagnolo. Alcuni mesi più tardi abbiamo realizzato la versione giapponese, su carta e in e-book.
Ora, grazie a Olivier Porte, partecipe della Stella dai tempi di Galgagnano, abbiamo anche la versione francese. Che, naturalmente, potete scaricare liberamente.
Sino ad oggi le versioni digitali del testo sono state scaricate alcune centinaia di volte in ciascuna lingua.
Della versione italiana e della versione giapponese, su carta, abbiamo ancora qualche copia: se qualcuno le desidera, le inviamo gratuitamente, a parte le spese postali. Per riceverle scrivete a servizio@lastelladelmattino.org

 

Buongiorno, è quasi Natale e la Stella (non la cometa … 🙂 ha una novità da comunicarvi. Anni addietro su questo sito pubblicammo un articolo presentato come Un chiarimento storico sullo zen giapponese; allora mi si rimproverò che, però, di zen parlava proprio pochino. Inutile fu far notare che parlare dello Zen è impresa perlomeno azzardata … Insomma, passato il tempo, lo ripresi, l’ampliai con nuovi studi e note e proposi a Jiso Forzani di comporre una nuova parte in cui si parlasse solo dello zen giapponese.
Ed ecco ora il nuovo libro edito dalla Stella (di cui qui trovate l’indice): nella prima parte si mostra come, nella storia, si siano formate le religioni in Giappone. Nella seconda vi è un’accurata ricostruzione del come e del perché quella “cosa” giunta in Occidente dal Giappone circa 100 anni or sono e che ci fu presentata come Zen, il non plus ultra della libertà e della flessibilità, continua ad essere fissata in una forma statica, incapace -per la sua fissità- di inculturarsi, ovvero di vestirsi delle culture che ora la ospitano. Jiso ed io siamo un pezzettino di questa storia, per cui qua e là emergono opinioni personali ma, è il nostro auspicio, sempre ancorate ad una visuale il più possibile neutra e documentata. Anche questa volta, la pubblicazione è stata possibile grazie al lavoro del team della Stella che ha trasformato in un libro impaginato e corretto i nostri scritti. Il testo, come sempre, non è in vendita ma, con il vostro aiuto, vorremmo recuperare quanto speso per la stampa così da poter fornire, in futuro, lo stesso servizio. Se desiderate riceverlo, gratuitamente o a fronte di una piccola donazione, scrivete a servizio@lastelladelmattino.org chiedendo istruzioni. Le spedizioni dovrebbero iniziare attorno al 15 dicembre: potreste persino riceverlo per Natale! Ora sono disponibili, for free, le versioni digitali in italiano, inglese e spagnolo.

Dopo un lavoro corale durato 5 anni, siamo lieti di proporvi il nuovo libro curato dalla Stella.
Edito da Mimesis, 400 pagine in formato 14×21, contiene la traduzione di quattro opere del quarto secolo, tre di Vasubandhu ed una di Asanga commentata da Vasubandhu. L’approccio alla traduzione, nonché le note allegate, costituiscono un nuovo punto di vista su questi due autori, la cui profondità e concisione ha portato, per 1600 anni, ad una quasi unanime errata interpretazione

Può essere definito un testo terminale: è un viaggio al termine delle parole. Nessuno ha mai spiegato meglio il senso dell’esistenza del buddismo e perché la pratica che esso propone sia radicalmente efficace nel dissolvere duḥkha, il mal di vivere. Ringraziando il Cielo, e Vasubandhu, per aver potuto lavorare ad un testo così interessante, ve lo proponiamo con un’avvertenza: Vasubandhu si esprime partendo dall’esterno del pensiero. Interpretarlo sulla base delle nostre idee preconcette, o di quelle che ci sorgono leggendo, porta altrove. Come dimostrano 15 secoli di fraintendimenti.

Se desiderate ricevere una copia gratuitamente, o a fronte di una donazione, scrivete a: servizio@lastelladelmattino.org

Come le altre volte, se riusciremo a recuperare quanto speso, lo utilizzeremo per la prossima pubblicazione.

A partire dall’anno accademico 2003/2004, fui titolare del modulo di Buddismo II nel Corso di laurea specialistica in Antropologia ed Epistemologia delle Religioni, presso la Facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino. Quel modulo era inserito in un corso di laurea, allora unico in Italia, dotato di ottimi insegnanti -a parte il sottoscritto- in grado di presentare le principali religioni universali con lo spazio e l’attenzione ad esse necessari. Dopo alcuni anni, pur avendo un alto numero di iscritti, il corso fu chiuso dalle autorità accademiche.

Quando accettai il lavoro, per essere in grado di insegnare a quel livello, dovetti mettermi a studiare. Da quello studio e da quell’esperienza di insegnamento nacque Il Buddismo Mahayana Attravero il Luoghi i Tempi e le Culture, in due tomi. Il primo, L’India e Cenni sul Tibet, pubblicato da Marietti nel 2006, lo presentiamo ora in una nuova veste, corretta e aggiornata. Lo potete scaricare liberamente da questa pagina in formato pdf (stampabile*) e in formato epub.

PS: Ci sono ancora copie disponibili di Buddazot 15 anni e … il reparto di neonatologia di Angal è ancora tutto da costruire… Se volete contribuire e riceverne una copia, scrivete a servizio@lastelladelmattino.org

*Il pdf è stampabile in formato A5. Quindi, su un foglio A4, in orizzontale, è possibile stampare due pagine su ogni facciata.

Ecco a voi il nuovo libro della Stella: un libro a fumetti, 140 pagine a colori in grande formato, 16.5×24, con la raccolta di tutte le vignette di Buddazot pubblicate sino ad ora dalla Stella: tutte! Di più: ve n’è anche una che, all’epoca, non fu pubblicata perché giudicata … troppo audace 🙄 Non solo: nell’ultima pagina troverete, in anteprima mondiale, il Buddazot del prossimo capodanno. Divertente e ben curato, siamo contenti di potervi proporre un libro di questo livello.

L’occasione è data dal quindicesimo compleanno di Bz. Ma c’è un motivo molto più importante: l’ospedale St. Luke di Angal, in Uganda, ha chiesto la collaborazione della Stella per dotarsi di un nuovo reparto.

Così, a questo fine, è nato il libro di Bz, di cui qui vedete la copertina: quanto ricavato dalla distribuzione del libro sarà donato al St. Luke Hospital per la realizzazione* di un reparto di Neonatologia.

Se desiderate ricevere una o più copie, gratuitamente (speriamo di no …) o a fronte di una donazione, scrivete a: servizio@lastelladelmattino.org

Per problemi connessi alle festività, la tipografia sta tardando nelle consegne ed ha promesso di farci avere i libri entro il 28 dicembre, perciò inizieremo le spedizioni il 29; dovrebbero arrivarvi nei primi giorni del nuovo anno, entro l’Epifania se voleste farne un regalo. Nel frattempo, potete iniziare a prenotarli, abbreviando i tempi di attesa. [Errata corrige: la ristampa è stata realizzata, i libri sono arrivati e sono pronti per la spedizione.]

*In futuro pensiamo di pubblicare le foto con i progressi della realizzazione del progetto.

Cari tutti,
Mentre il tempo fila i suoi giorni, indifferente ai lockdown ed alle mascherine, il gruppo della Stella non è rimasto con le mani in mano. Grazie al lavoro svolto negli anni scorsi e a un’elaborazione collettiva, coordinata da Maurizio e durata mesi, abbiamo pubblicato un ‘nuovo’ testo. Dico ‘nuovo’, con le virgolette, perché è composto da scritti che, in forma meno curata, erano già comparsi su questo sito. Si tratta di 8 articoli, 5 antichi e 3 moderni: uno di Dogen, tre di Uchiyama (in nuova traduzione), uno di Yokoyama Sodo ed infine tre composti da me negli ultimi anni. Tutti dedicati alla pratica dello zazen. Qui trovate l’indice dell’opera.

L’obiettivo è fornire a chi si avvicina per la prima volta a questa pratica e a chi, invece, è già su questo cammino, una traccia, il più possibile sicura, su come fare per sedersi senza errori di metodo e per indirizzare la propria vita in sintonia con quel sedersi. Sino ad ora non esisteva in italiano un testo siffatto.
Ne abbiamo fatto stampare alcune copie e, di queste, ne mettiamo cento a disposizione dei lettori di questo blog. Il libro non è in commercio ma, ovviamente, abbiamo sostenuto delle spese e con il vostro aiuto, se possibile, vorremmo recuperare quanto speso per potere, in futuro, fornire lo stesso servizio.
Se desiderate riceverlo, gratuitamente o a fronte di una piccola donazione, scrivete a servizio@lastelladelmattino.org chiedendo istruzioni.

Anche questa volta ci sarà un premio particolare al primo che troverà un refuso: una copia del libro senza quel refuso.

Quando, nella sua prima versione, questo libro fu pubblicato in Italia era l’anno 1976. Sino ad allora i libri “sullo” zen erano stati quelli dei due Suzuki, di Alan Watts, di Humphreys … di cui, onestamente, non avevamo capito molto, anche se davamo ad intendere il contrario. Avevamo saputo che quel libro stava per essere pubblicato, ce lo aveva annunciato Viallet, nostra guida, che lo aveva tradotto dal giapponese in francese e tedesco. Viallet era stato ad Antaiji, diventando discepolo di Uchiyama e ci aveva parlato di quel luogo e della sua storia e… insomma Antaiji era per noi lo zen stesso e Uchiyama l’irraggiungibile maestro di quel luogo leggendario. Caricammo quel libro di così tante aspettative che quando arrivò fu una cocente delusione.

Ci aspettavamo la chiave interpretativa dei koan, del mistero dello zen, insomma: il senso recondito della cosa e, invece, trovammo discorsi sulla vita quotidiana, sulla realtà di questa vita, vi si affermava che il satori, il risveglio, dipende dalle condizioni di temperatura e umidità e poi vi si metteva al centro di tutto lo zazen, da noi poco amato sia per i dolori alle gambe sia perché non ne capivamo davvero la ratio, la motivazione profonda. Che però non trovammo nemmeno in quel libro: pare che il buddismo giapponese abbia scordato che il buddismo tratta della sofferenza ed è per quello che esiste. Inoltre, soprattutto nella quarta parte del libro, vi è una particolarità che in quasi mezzo secolo (l’originale è del 1971) ha perso mordente: un ricorso molto accentuato alla metafora del “sé” relativamente al fondo inesplicabile dell’essere. Sempre ricordando che -come dicono Nagārjuna (MDM KK, XVIII, 3) e Vasubandhu (Trim. 24)- il vero sé è quello che non c’è.
Poco dopo la pubblicazione del libro, Viallet morì lasciandoci “soli”, così in pochi mesi ci organizzammo per andare ad Antaiji e quei contatti diretti ci fecero prendere coscienza di un altro sogno: quel monastero di Kyoto sul quale avevamo tanto fantasticato non esisteva più, addirittura da prima dell’uscita di quel libro in Italia: Uchiyama nel 1975 si era ritirato ed il suo successore, Watanabe, aveva subito demolito il monastero di Kyoto ricostruendone uno nuovo tra le montagne.
Quarantanni dopo questi fatti, ossia tre anni or sono, Marta mi scrisse che, poiché il libro di Uchiyama nella versione della Stella era introvabile, voleva digitalizzarne la traduzione dal giapponese realizzata da Jisō nel 1993 … ed eccoci qui: la nuova versione del libro è pronta, rinnovata dal tetto alle fondamenta, ma è sempre quella: un’opera in cui l’autore tenta di tradurre in concetti occidentali, in buona parte riuscendoci, quello che sino ad allora si era retto su una forma mentale giapponese.
Come gli altri testi da noi pubblicati, potete scaricarlo liberamente in formato digitale (per ora solo in pdf, presto in epub) da questa pagina.
Buona Pasqua

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