Novembre 2021


Ieri, 9 novembre, Engaku Taino è passato a miglior vita. Fu tra i primi occidentali a recarsi in Giappone per attingere, alla fonte storicamente più prossima, la tradizione Buddista e Zen. Lo fece dal 1967 al 1973, nel tempio Shofuku-ji di Kobe, sotto la guida del maestro Yamada Mumon (1900-1988), del lignaggio Ōtōkan della scuola Rinzai.

Fin dalla giovinezza era stato maestro di arrampicata e di sci e anche in Giappone, nei primi tempi di ricerca del proprio padre spirituale, aveva vissuto grazie a quelle attività.

È stato per quasi cinquant’anni la guida del monastero di Scaramuccia, il Bukkosan Zenshinji, che fondò già nell’autunno del 1973, al ritorno dal Giappone.

Autore di molti libri, l’ultimo dei quali, a cura di un suo allievo, raccoglie i kōan attraverso i quali «Engaku Taino immerge lo Zen nel mondo di oggi» (M.S. Squilloni, Zenshin roku. I koan del Maestro Zen Engaku Taino, Mimesis, 2021)

A Scaramuccia, in molti hanno conosciuto la pratica zen grazie a Engaku e, in molti, si sono incamminati sulla via sotto la sua guida. Che riposi in quella pace che ha saputo offrire con generosità e intelligenza.

Buongiorno e buon fine autunno a tutti.
La verve di Fago, giovane e immaginifico autore di Bz, sempre più spesso vira verso la parte alta del “discorso”.

Ma con un occhio all’autoironia, indispensabile ausilio per dire qualche cosa che, con garbo, indichi la via.
Prendersi sul serio, anche per chi scherza, è insopportabile trombonismo.

Ma anche questo -si sa- non è sempre vero.