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Le costruzioni mentali di una persona ordinaria (20) e le cause e condizioni di queste costruzioni sono ciò che essa percepisce, ma non sono necessariamente la sua realtà. Per il momento, la realtà si manifesta anche come una persona ordinaria. Poiché pensi che il tuo tempo e il tuo essere non sono reali, credi di non essere il corpo d’oro alto sedici piedi. (21) Tuttavia, tutti questi sforzi che fai per sottrarti dall’essere questo corpo d’oro alto sedici piedi non sono che frammenti del tempo essere. Se non l’hai ancora capito riflettici sopra, sentilo intimamente e fallo tuo. Le ore del Cavallo e della Pecora (22), che adesso sono disposte una di seguito all’ altra, sono rese presenti [dal continuo miracoloso apparire ad ogni istante -vedi genjokoan- dell’] essere tempo che va avanti e indietro.(23) Il topo è tempo, la tigre è tempo, gli esseri sono tempo, budda è tempo.

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Questo tempo esprime l’intero Universo con le sue tre teste e otto braccia, esprime l’intero universo con il suo corpo d’oro alto sedici piedi. Realizzare tutto l’universo attraverso tutto l’universo è chiamato “realizzare perfettamente”. Attuare il corpo d’oro alto sedici piedi con il corpo d’oro alto sedici piedi (24) vuol dire destare la mente in cerca della via, praticare, raggiungere il risveglio e entrare nel nirvāna, nient’altro che essere, nient’altro che tempo.

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Non c’è altro che la realizzazione perfetta di tutto il tempo come di tutto l’essere. Non c’è niente di superfluo. Una cosa superflua è solo completamente una cosa superflua. [Perfino] l’essere tempo realizzato a metà è metà dell’essere tempo completamente realizzato, e un istante che sembra essere mancato è anch’esso completamente essere. Anche i momenti nei quali sentiamo di brancolare nel buio sono di esistenza piena. Se lasciamo che l’esistenza se ne occupi, anche se il momento prima e il momento dopo sono pieni di spropositi, essi stanno perfettamente al loro posto come essere-tempo.(25) Conformarsi vigorosamente e attivamente ad ogni momento è l’essere tempo. Non confonderlo per errore con il non essere. Ma non fargli nemmeno violenza per chiamarlo esistenza.

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Ti può sembrare che il tempo stia solo passando. Non capisci che il tempo non arriva mai. Sebbene il capire stesso sia tempo, che lo capisca o no non ha niente a che vedere con il tempo. I sacchi di pelle che siamo noi uomini, percepiamo il tempo solo nella sua dimensione del trascorrere. Non lo percepiamo come essere tempo perfettamente nella sua pelle, perfettamente a suo agio ogni istante. Tanto meno sperimentiamo l’essere tempo al di là della barriera (26). Anche tra chi è cosciente che ogni momento è essere tempo non c’è nessuno che potrebbe esprimere questa coscienza. Secondo quanto gli uomini ordinari credono di capire dell’essere tempo, anche il risveglio e il nirvāna nella loro vera dimensione di essere tempo, non sarebbero che aspetti del trascorrere.

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L’essere tempo si realizza interamente, senza essere impigliato in reti e in gabbie (27). Re Deva [il re degli dei] e gli esseri celestiali che appaiono alla vostra destra e alla vostra sinistra sono l’essere tempo del vostro impegno totale in questo preciso istante. L’essere tempo di tutti gli esseri in tutto il mondo, degli esseri acquatici e degli esseri terrestri è la realizzazione del vostro impegno totale adesso. Gli esseri di tutti i tipi [che vivono] nel mondo visibile e nel mondo invisibile come essere tempo sono tutti la realizzazione dal vostro impegno totale, e la continuità istantanea del vostro sforzo.(28) Esamina attentamente questo scorrere: senza il vostro impegno totale adesso niente sarebbe realizzato, niente (tra)scorrerebbe.

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Non pensare che il fluire sia come il vento e la pioggia che filano via [sull’orizzonte] dall’oriente all’occidente. Il mondo intero non è immutabile, non è fisso. Trascorre, [fluisce]. Lo scorrere [ovvero: tutto, il mondo, noi, il tempo] è come la primavera. La primavera, con tutta la varietà dei suoi aspetti è chiamata tempo che passa (29). Quando la primavera scorre, non c’è niente al di fuori della primavera. Esamina attentamente questo punto. Senza fallo la primavera scorre attraverso la primavera. Anche se lo scorrere in se stesso non è una proprietà solo della primavera (30) lo scorrere ha luogo attraverso tutta la primavera. Non è che il momentaneo passare del tempo è la primavera. Piuttosto, proprio perché la primavera è il momentaneo passaggio del tempo, il tempo che passa ha già realizzato la sua verità nell’istante presente della primavera proprio in questo momento della primavera. Esamina questo punto compiutamente una e un’altra volta. Se, quando studi lo scorrere, immagini che gli oggetti sono fuori di te e che tu scorri attraverso centinaia e migliaia di mondi, per cento, mille, milioni di anni, non stai studiando devotamente la via di budda.(31)

Note:
20) Y: in questo caso: colui che non basa la sua visuale sullo zazen, ovvero sulla visione profonda delle cause, per cui prende per “vere” le cose che gli passano per la testa. Sta parlando di noi mentre leggiamo Dōgen…
21) Y: Se io sono realtà (me stesso, sé), sono tutta la realtà, se sono il tempo e l’essere allora sono ogni cosa. Ovvero se tutto è uno non ci sono distinzioni tra me e altro, sia esso una statua o il buddha.
22) La settima e l’ottava ora.
23) Y: Questa frase è incomprensibile in entrambe le traduzioni. Io credo che l’interpretazione meno bizzarra è che il tempo come insieme di istanti (l’ora del cavallo e della pecora) diventa reale per noi quando gli da vita il Tempo con la T maiuscola.
C: Il testo dice che il movimento del Tempo è su e giù. Io l’ho cambiato in orario e antiorario, tanto non c’è differenza.
24) Y: cioè: realizzare buddha con/nel buddha che siamo.
25) Y: può essere anche al rovescio: anche il momento prima e quello dopo del tempo nel quale ci sentiamo inadeguati, sono tempo-essere.
26) Y: di essere/non essere. Sta parlando di zazen.
27) In Cina, reti di seta e gabbie di bambù sono usate per intrappolare e custodire piccoli uccelli.
28) C: Qui T traduce flow mentre NC momentary continuance, e quasi mi piace più quest’ultimo ossimoro. Y: Va bene l’ossimoro, purché sia chiaro che sta dicendo che per ciascun essere, ciascun uomo, esiste solo il “suo” mondo, l’insieme delle relazioni che vive. Ogni suo agire ha effetto su tutto il (suo) mondo.
29) La primavera ha aspetti momentanei diversi: l’aria è calda, i fiori sbocciano, gli uccelli si mettono a cantare, etc. Allo stesso tempo, lo percepiamo come un processo continuato chiuso in se stesso (NC).
30) Y: C’è uno “scorrere” che chiamiamo autunno…
31) Il tempo non è un fattore tra gli altri nell’Universo, è l’Universo stesso. Y : Questo è vero, ma qui il punto è “quando immagini”.

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