Pochi giorni addietro è uscito un libro insolito: Incontrare Panikkar, un’esperienza che cambia lo sguardo. È un testo corale nel quale sono raccolte una trentina di voci, una sorta di orchestra dove la melodia, il motivo conduttore, è Panikkar.
La cosa interessante è che ognuno ha colto un aspetto diverso e lo ha rappresentato attraverso il suo ricordo tessendo una tela dai tanti colori. La curatrice e l’ideatrice del progetto è Patrizia Gioia, poetessa, grafica e scrittrice, che ha coraggiosamente raccolto, tra mille difficoltà, le testimonianze di persone anche molto diverse tra loro … Ne è nata una sinfonia dove il soggetto non è più l’uomo Panikkar ma il ricordo di un incontro e ciò che quell’incontro ha generato nella vita di ciascuno. La poliedricità del soggetto diventa uno spartito corale, letto da ognuno in modo diverso. Qui
trovate l’elenco degli “orchestrali”
La pubblicazione del “cofanetto” è andata a buon fine. Grazie alle vostre donazioni abbiamo recuperato tutte le spese di stampa e spedizione ed è pure avanzato qualcosina: gli ultimi cofanetti li abbiamo spediti gratuitamente e siamo contenti che anche chi non poteva permetterselo … se lo sia potuto permettere. 
Come sempre utilizzeremo la somma per la prossima pubblicazione in cantiere: una novità assoluta nell’orbe terraqueo. Almeno in una lingua occidentale. Un testo nel quale si rappresenta lo zazen in modo nuovo, diverso da quello al quale siamo abituati che, semplificando, discende da Dogen, Sawaki, Uchiyama, Watanabe e che trovate riassunto qui. Una rappresentazione nuova ma altrettanto efficace.
Se avrete pazienza, al Ciel piacendo, tra un paio d’anni saremo qui a offrirvi questa novità.
PS: Il ritratto di Sawaki roshi qui a fianco è stato ripreso da qui