La metro di Londra come sole e vento:
Energia pulita verrà prodotta dai passi dei pendolari

13-09-2006 – Fonte: Repubblica.it

Entro fine anno un prototipo per catturare i watt prodotti da chi cammina. Elaborato da un progetto militare, sarà collocato nel pavimento di una stazione. Allo studio anche la possibilità di trasformare in corrente le vibrazioni di treni e auto

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Se in casa abbiamo bisogno di energia andiamo in cerca di una presa di corrente. La 220 dei nostri appartamenti è infatti l’unica fonte alla quale ci possiamo rivolgere, ma in realtà l’energia ci circonda e rimbalza per tutto l’ambiente in cui ci muoviamo. Mentre stiamo seduti e leggiamo produciamo energia (circa 100 watt), ogni passo che muoviamo produciamo energia (tra i 5 e i 7 watt), persino i fastidiosi rumori che arrivano dalla strada e fanno vibrare i vetri sono carichi di energia.Il problema, che per il momento ci obbliga a infilare la spina nella presa, è che tutta questa energia si disperde, non c’è modo di metterla insieme e sfruttarla. Non sappiamo “raccoglierla”, per usare la traduzione letterale dell’espressione inglese “energy harvesting” che indica la tecnologia che si occupa di esplorare questo campo scientifico.

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Segnaliamo il numero di metà settembre della Newsletter del Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva. Per iscriversi si può andare su http://www.circoloafrica.org/ e seguire il link “Contattaci”

NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA
Anno 4, n. 15 – 12 settembre 2006

A cura di Gabriele Sospiro
Con la collaborazione di:
Gulsah Biraderler
Paolo Sospiro (PS)

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INDICE
1. RIAPERTURA CIRCOLO AFRICA
2. DIRITTO VOTO IMMIGRATI: GOVERNO BOCCIA I COMUNI
3. TURKISH TROOPS IN LEBANON & PROTESTATIONS IN TURKEY
4. NEW EXPECTATIONS IN THE MIDDLE EAST
5. RISING RELATIONS BETWEEN TURKEY AND AFRICA
6. VIAGGIO IN ETIOPIA A NATALE 2006

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da Punto Informatico di Venerdì 15 settembre

Il Trusted Computing Group ha varato le linee guida che consentiranno ai costruttori di produrre telefonini blindati in nome della sicurezza e dei lucchetti sui contenuti. Le specifiche interessano da subito i maggiori player del settore

Eccoci, ci siamo, il DRM sta entrando nelle nostre vite in modo massiccio: attraverso i telefonini, quale migliore opportunità per un controllo totale ? Non vogliamo creare falsi allarmismi, ma la situazione delineata in questo precedente articolo è obiettivamente preoccupante.

E intanto stamattina per la prima volta il mio Windows XP ha fatto degli aggiornamenti autonomamente senza chiedermi nulla, nonostante gli avessi detto esplicitamente che per qualsiasi cosa deve prima chiedermelo. Forse ha pensato che non serve più chiedermelo perché questi aggiornamenti non possono farmi che bene. Probabilmente domani comincierà a cancellarmi i files che ha identificato come “inutili” per il mio lavoro. Che maggiordomo diligente!

Avevamo segnalato qualche tempo fa nell’articolo Prove di dittatura informatica i pericoli che il DRM (Digital Right Management) nasconde.

Punto Informatico segnala che il 3 ottobre è stato scelto come “giorno della liberazione dal DRM”, su iniziativa della Defective by Design (DBD), giorno in cui fioriranno le iniziative di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica, per mettere finalmente le carte in tavola, perchè ciascuno sappia. Potrebbe quasi essere definito in “giorno del risveglio”. Ci auguriamo.

La fervida creatività degli attivisti che si battono contro la proliferazione dei lucchetti digitali annuncia la mobilitazione annuale. La speranza è che si traduca nel giorno dell’indipendenza digitale

L’articolo nella sua versione integrale si trova su Punto Informatico.

Da venerdì 15 a domenica 17 settembre Modena, Carpi e Sassuolo propongono lezioni magistrali, mostre, concerti, film, giochi e cene filosofiche

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Il confine sempre più fragile tra uomo e animale, la nuova e problematica frontiera tra naturale e artificiale e il rapporto tra esseri umani e altri esseri viventi sono al centro del sesto Festival filosofia, in programma dal 15 al 17 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo (informazioni al numero 059 421210).L’iniziativa, che si svolge sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, è dei tre Comuni, della Regione, della Provincia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e della Fondazione San Carlo, che cura il programma, e con il sostegno di associazioni e aziende private.

La manifestazione – che lo scorso anno ha registrato oltre 100 mila presenze e che nelle edizioni precedenti si è occupata di felicità, bellezza, vita, mondo e sensi – affronta quest’anno il tema dell’umanità attraverso lezioni di grandi maestri del pensiero contemporaneo – tra gli ospiti anche Descola, Latour, Todorov, Sahlins, Severino, Natoli, Muraro e Bodei – mostre, spettacoli, film, concerti, letture, giochi e iniziative per bambini. Gli appuntamenti sono oltre 180 e sono quasi tutti gratuiti.

Rischiara quel viso

Distendi lo sguardo

Schianterò il mio cuore accaldato

Sul tuo scudo di amianto.

Se d’Inferno mi danno

Che importa

Se perdessi anche l’ultimo

Istante d’orgoglio,

Sarei infine quel nulla

Senza uno scopo.

27 – 08 – 06 h. 14,20

(Grazie al M° Yushin Marassi per i suoi preziosi consigli. s.c.)

di Bernardo Valli

Da la Repubblica del 5 settembre 2006

Per ottenere una vera pace è indispensabile estirpare i principali motivi che l´hanno a lungo impedita.

La stampa israeliana funziona spesso da sveglia. Nel corso di avvenimenti che agitano trippe e cervelli, guerre o intifada, nei momenti in cui hai l´impressione che le idee si appannino e si smarriscano nella faziosità, su alcuni quotidiani di Gerusalemme e di Tel Aviv puoi trovare analisi lucide, dissacranti, anticonformiste, che riconducono alla ragione e quindi alla realtà. È una delle principali virtù di una società democratica puntualmente messa alla prova dalle passioni. Nelle ultime ore, grazie ai colleghi israeliani, mi sono reso conto che avevamo dimenticato la questione palestinese.

Prima presi dal conflitto in Libano, e poi dalle sue immediate conseguenze, impegnati come eravamo a seguire le grandi trame diplomatiche, a Damasco, a Teheran, nelle capitali occidentali, avevamo perso di vista il dramma all´origine, magari come pretesto, di (quasi) tutti i drammi mediorientali: appunto la questione palestinese. La quale, se non verrà risolta o seriamente affrontata, renderà vani i tentativi di ridisegnare, in positivo, la mappa politica mediorientale.

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