Generali


SF: SUMMER FOLLIES / 4

(A cura di Cibì)

Continuava a combattere mentre, senza testa, si arrampicava con le proboscidi dorsali.

6760

It did keep on fighting as, headless, it climbed up by its back elephant-like trunks.


Durante l’estate appena iniziata la casa di Galgagnano è aperta all’accoglienza di chi intenda sottrarsi alla corrente estiva per trascorrere giorni meno esposti alle intemperie della vacanza. Previo contatto con i responsabili (tramite telefono 0371.684613405702707 o via email casadigalgagnano@lastelladelmattino.org) si possono concordare periodi di soggiorno di diversa durata, sempre in armonia con i ritmi di vita della casa.


Resta confermato il ritiro da venerdì 13 a domenica 15 luglio.

Alle persone interessate a trascorrere alcuni giorni di vita comunitaria nella casa di Galgagnano, suggeriamo in particolare il periodo che va da mercoledì 1 a domenica 12 agosto, durante il quale la giornata sarà suddivisa fra zazen, lavoro e studio, con ritmi consoni alla stagione climatica ed esistenziale. Il consiglio a scegliere il periodo indicato è ispirato al desiderio di creare in quei giorni un’atmosfera favorevole allo scambio e al dialogo personale e comunitario. E’ possibile una partecipazione anche parziale da concordare in ogni caso con i responsabili della casa.
eremo_monte_giove.jpg

Pubblichiamo il programma di una serie di incontri e seminari di sicuro interesse che si terranno da luglio a settembre 2007 presso l’Eremo di Monte Giove (PU).

Il file è scaricabile in formato PDF

L’ospitalità è possibile nella foresteria dell’eremo fino a un massimo di 50 persone.

Per le modalità di adesione consultare il volantino. Ulteriori informazioni si possono chiedere scrivendo a itincontri@libero.it, cell. 349-4327149, tel. 0721-809496, 0721-776153

… al nuovo collaboratore della pagina buddista della Stella: Gennaro Iorio, bibliofilo accanito, arricchisce la pagina della bibliografia commentata con schede di commento e analisi. L’ultimo “nato” è

6865

Henri J.M. Nouwen, L’abbraccio benedicente, meditazione sul ritorno del figlio prodigo

Dopo aver riflettuto ed atteso alcune settimane, Jisō ed io abbiamo deciso di pubblicare integralmente in questa sede il testo delle motivazioni che hanno generato la linea della conferenza tenuta il 9 giugno al symposium internazionale della Gendronnière. Ve lo proponiamo qui, senza altri commenti.

mym

Inauguriamo una nuova pagina: Monografie. Contiene articoli, testi di conferenze, lezioni, commenti e traduzioni che consideriamo adatti a costituire una raccolta, la cui unità interna è data non dall’argomento che volta per volta appare, ma dalla direzione che il testo nel suo complesso indica.

Quella che segue è la versione scritta del discorso tenuto da Giuseppe Jisō Forzani in occasione della festività del Vesak, a Roma

Identità e dialogo

Roma – Vesak – 26 maggio 2007

Il titolo del ciclo di incontri che si conclude oggi, nell’ambito della celebrazione del Vesak 2007, è “Lezioni dall’alfabeto buddista all’illuminazione” e l’incontro che ci coinvolge ha per tema: “Identità e dialogo”. Mi sembra opportuno iniziare dal rapporto fra il titolo generale del ciclo e quello particolare della “lezione” che mi compete, per evitare che le parole scivolino via prima ancora che abbiamo cercato di afferrarne il senso.

(altro…)

23 Giugno
TO A CHILD DANCING IN THE WIND
(William Butler Yeats – da “Responsibilities”, 1914)
Dance there upon the shore;
What need have you to care
For wind or water's roar?
And tumble out your hair
That the salt drops have wet;
Being young you have not known
The fool's triumph, nor yet
Love lost as soon as won,
Nor the best labourer dead
And all the sheaves to bind.
What need have you to dread
The monstrous crying of wind!
A una bambina che danza nel vento
(Versione di Angelo Branduardi da “Branduardi canta Yeats”, 1985)
Ora danza là, danza sulla sabbia;
e non ti curare del vento,
non ti curare se fa rumore il mare,
che bisogno c'è?
Ora danza là, asciuga i tuoi capelli,
gocce di sale li hanno bagnati;
tu sei così giovane e ancora non conosci,
ora danza là.
Tu il trionfo dello sciocco non sai,
o la perdita dell'amore appena nato,
né perché mai il migliore se ne va
e lascia il grano da legare.
Ora danza là, danza sulla sabbia,
tu non ti curare del vento;
non devi temere se ora vuol gridare,
che bisogno c'è?

« Pagina precedentePagina successiva »