Generali


La solita ermeticità di Alan questa volta è mitigata dai colori e dal sole: non è in fondo al pozzo la verità ma splende in cielo. Nel tempo senza tempo dove il bene non basta, il rifugio sognato da sempre, da chi vorrebbe tornare a quel perduto paradiso che solo i poeti ancor sembrano ricordare…
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Sunshine Babe

So quickly she sees
What’s good turning into best
Time is no counting

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Come potete vedere qui, domenica 15 novembre nel monastero di Bose vi sarà un’iniziativa abbastanza inusuale: sarà dato spazio -con ampio tempo a disposizione- ad un buddista dello zen per esporre una visuale che comprenda buddismo e cristianesimo. Dato il luogo ed il tema penso sia un’occasione rara

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Monastero di Bose

I “Confronti” si svolgono attorno a temi capaci di interpellare la nostra fede e la nostra testimonianza nella compagnia degli uomini, e costituiscono un’occasione di incontro e di riflessione per chiunque, nella convinzione che nulla di ciò che è autenticamente umano può essere estraneo al credente.

Ogni giornata prevede un primo incontro alle ore 10.30, l’eucaristia alle 12.00, la ripresa con il secondo incontro alle 15.30, seguito dal vespro.

Ultimo confronto 2009

domenica 15 novembre
Buddismo e cristianesimo: un confronto
Mauricio Yushin Marassi
monaco buddista Zen

Non mi è mai piaciuto il pietismo, parente povero del sentimentalismo, quale agente per farsi ascoltare. Grimaldello di truffatori, in chiesa e in strada, per estorcere consenso o quattrini. Però certe realtà esistono, eccome, e far due conti sul livello della nostra opulenza ed indifferenza verso “il prossimo” è un esercizio che non può fare che bene. Nel momento in cui si spendono centinaia di milioni di euro per i vaccini contro le influenze, più o meno necessari, più o meno sponsorizzati dalle lobbies finanziate da chi li produce, consideriamo che per qualcuno anche star a letto con l’influenza è un lusso impensabile.

Pubblichiamo un annuncio, un bando di concorso che, per favore, vi chiediamo di divulgare. Grazie,

mym

Udite, udite!

“La Stella del mattino-comunità buddista zen italiana, mette a disposizione tra i laureati nell’A.A. 2009/2010 presso l’Università Carlo Bo di Urbino, la somma di 1000 € per premiare la miglior tesi di laurea (triennale, specialistica, magistrale o vecchio ordinamento) redatta su un argomento attinente al buddismo. Saranno preferiti lavori che considerino i collegamenti con la realtà occidentale, i suoi problemi, la sua cultura. Sia in senso religioso che socio-antropologico quali,

2002

per esempio, la crisi dei valori, il disagio esistenziale, lo sviluppo di una società sempre più complessa nei diversi contributi culturali ecc. La scelta del lavoro da premiare è demandata al Consiglio Direttivo della Stella del Mattino assieme ai professori Luigi Alfieri e Cristiano Bellei.
Regolamento: saranno ammesse le tesi di laurea discusse entro la sessione di dicembre 2010. Ai fini della valutazione, entro il 31 dicembre 2010 vanno consegnate al professor Luigi Alfieri o al professor Cristiano M. Bellei oppure alla Stella del Mattino nelle persone di Mauricio Y. Marassi o Giuseppe J. Forzani, due copie della tesi in forma cartacea ed una copia digitale in formato .doc”.

L‘amico dr ci invia la scheda di unpapa_pio-xii libro, uscito di recente e di cui è anche il curatore della traduzione dal tedesco. A proposito di un papa, protagonista di molti episodi discussi, a volte ai limiti della stranezza. Tra le varie leggende più o meno vere si racconta che papa Pacelli volesse che chi gli rispondeva al telefono lo facesse in ginocchio, in silenzio e -quasi sempre- poiché riattaccava la cornetta appena terminava di parlare, senza possibilità di rispondere. È attuale la discussione con Israele a proposito della effettiva volontà di questo papa di salvare gli ebrei dalla persecuzione nazista. Anche questo è un argomento che trovate affrontato sia nel libro sia nella scheda di dr.

* * *

Michael Hesemann, Pio XII: il Papa che si oppose a Hitler, Paoline, 2009, pagg. 336, euro 24

Un Papa può essere un criminale?
Sì.
Il difficile è distinguere un criminale da un santo.

Il caso più eclatante è proprio quello di Eugenio Pacelli / Pio XII. Un semidio, come era considerato dalla moltitudine quand’era in vita? Un perfido nazista, come lo considera la moltitudine da qualche decennio? Il solo fatto che queste opinioni appartengano alla moltitudine, getta un fondato sospetto su entrambe…

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Chi commette il male
si comporta verso se stesso
come il peggiore dei nemici.
Come il rampicante

che soffoca l’albero
che lo sorregge

Dhammapada, 162

Sarebbe interessante, in un certo senso: bello, se volessimo dire la nostra su quel che qui si potrebbe intendere con “male”. Il rischio, altrimenti, potrebbe essere che si passi su questa frasetta con atteggiamento del tipo “Dio com’è saggio quell’uomo”, tornando poi alle nostre faccende. Il Dhammapada è un testo buddista, secondo questa accezione si dovrebbe ragionare.

Per la pagina Bibliografia commentata-Approfondimenti, l’amico dhr ci invia una scheda su un testo al quale la prima parte del titolo sul “dopo morte” non rende pienamente giustizia. Infatti è più propriamente un librocop_grun sull’arte di quel vivere che comprende il morire, l’ars moriendi come ricorda dhr. Val la pena rammentare che la formulazione “dopo la morte”, relativa per esempio a un aldilà, è quantomai infantile: parlare di un dopo presuppone che si possa rispondere alla domanda “quanto dura?”. Può essere che la morte duri così a lungo che non sia poi così interessante chiedersi che cosa c’è dopo. Forse più intrigante, e meno vano, è il chiedersi riguardo al durante…

Morte, la s’ignora del tutto

Anselm Grün, Che cosa c’è dopo la morte? L’arte di vivere e morire, Paoline, pagg. 196, euro 16.
Tutta la tensione interna a questo nuovo libro del monaco benedettino Anselm Grün è espressa dal rapporto tra

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