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Il titolo Il Vangelo secondo Giovanni e lo Zen può indurre nell’aspettativa di un sistematico confronto fra il Cristianesimo e il Buddismo. Infatti il Vangelo secondo Giovanni è come l’apice della rivelazione biblica, e lo Zen è l’espressione più essenzializzata del cammino buddista. Con molta chiarezza e umiltà è mio dovere preannunciare il limite di questo libro: si tratta di una meditazione sull’esistere attingendo dall’esperienza della vita. Il vangelo di giovanni è l’anfora che mi permette di attingere in modo straripante: lo Zen è la pratica che mi permette di tenere l’anfora vuota e pulita.

È quindi un riprendere le domande di fondo che la vita ripropone ogni giorno, stare dentro la sfida di tali domande, versandovi sopra l’annuncio del Vangelo, ascoltato con il cuore vuoto dai rumori. Cuore vuoto dai rumori che ode è l’atteggiamento religioso dello Zen. Le due sponde sono distanti, perché la portata della corrente che fra esse scorre è grande e profonda. Eppure le due sponde sono vicine, perché la corrente che le separa contemporaneamente le unisce. Non dialoghiamo affinché il buddismo diventi cristianesimo o viceversa; ma affinché ogni uomo che concretamente esiste divenga più profondamente la verità in cui è stato creato, la verità che sottostà al suo esistere. “A quanti l’hanno ascoltato ha dato il potere di diventare figli di Dio” (Gv 1.12)

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A questo volume ne seguirà un secondo, che commenterà i brani del Vangelo di Giovanni proposti nella liturgia, secondo i criteri di reciproca illuminazione trà Vangelo e Zen propri di questa collana.

“Non credo di sbagliare e non pecco di partigianeria se dico che questo libro inaugura un genere letterario religioso che sarà ricco di sviluppi nel futuro…. Thomas Merton avrebbe amato questo libro, ed è presente, innominato, in queste pagine” (dalla Prefazione di Giuseppe Jiso Forzani).

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In tempi come quelli di oggi in cui è facile sentirsi affannati, insoddisfatti, in cui ciò che si ha risulta decisamente più importante di ciò che si è, appare quanto mai necessario ritagliare, nell’arco della giornata, un momento di silenzio: non si tratta semplicemente di eliminare i rumori provenienti dall’esterno, ma anche il frastuono, dentro di noi, dei pensieri inquietanti, per ritrovare la nostra realtà più autentica. La Parola è come la rugiada che dà sollievo e conforto alla pianta; il Silenzio è simile alla quiete feconda dell’alba, durante la quale la rugiada si deposita. La Natura ci è maestra di sapienza e di armonia.

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La realtà della vita

La realtà della vita è la traduzione, a cura di Giuseppe Jiso Forzani, dell’originale giapponese di Seimei no jitsu butsu (生命の実物) scritto nei primi anni settanta da Uchiyama Kosho, abate di Antaiji dal 1965 al 1975.

Una visione semplice ed intuitiva delle tematiche fondamentali dell’esistere umano, in rapporto con la pura essenza della vita. In sintesi è il consiglio di mettere in pratica lo zazen ogni giorno in ogni momento.

Edito da: Edizioni Dehoniane Bologna

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Eihei Doghen il profeta dello zen, non vuole essere una semplice biografia del grande maestro vissuto nel milleduecento, ma una verifica dei suoi insegnamenti fondamentali, rivisti e attualizzati, che mai diviene teoria da applicare ma è sempre comportamento vivo ed autentico.

Edito da: Edizioni Dehoniane Bologna

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Il cammino religioso (Bendowa) è nato come opera di predicazione missionaria per favorire la divulgazione dello zazen in giappone, è stato scritto nel 1231 da Eihei Dogen e successivamente inserito nello Shobogenzo (opera composta da 95 capitoli scritti in parte diret- tamente e in parte redatti dal discepolo Koun Egio sulla base di trascrizioni di discorsi del maestro). Dogen raccoglie in quest’opera i fondamenti del proprio insegnamento rivolto al recupero dell’essenza genuina del messaggio spirituale del Budda Sakyamuni. Edito da Marietti.

È ora possibile scaricare gratuitamente la nuova edizione ebook da questa pagina.

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Divenire l’essere (Ghenjokoan). Il testo di questo volume è stato composto in Giappone nel 1233 da Eihei Doghen.

Viene offerto qui anzitutto il testo originale in Giapponese antico, con affiancata la traduzione letterale in italiano; segue la traduzione del contenuto ridetto in forma ampliata e moderna. Come ulteriore apporto sono aggiunti tre com- menti: (comunicare all’occidente il Ghenjokoan), del maestro zen Koho Watanabe;(accogliere in occidente il Ghenjocoan), del monaco zen Jiso Giuseppe Forzani;(Zen e Vangelo, l’incontro che avviene), del missionario cristiano padre Luciano Mazzocchi. (altro…)

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La cucina scuola della via (Tenzo Kyokun). Scritto di Eihei Doghen. Il volume è strutturato in quattro parti: la prima presenta la traduzione letterale del Tenzo Kyokun in uso nei monasteri Zen del Giappone; la seconda propone una ristesura della traduzione in forma libera e moderna; la terza instaura un paragone tra il monachesimo di Benedetto da Norcia e il monachesimo di Eihei Doghen; la quarta riporta il testo originale cinese del Tenzo Kyokun. (altro…)

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