CONCERTO GOSPEL PER L’UGANDA

* TEATRO FILARMONICO DI VERONA – VENERDI’ 8 DICEMBRE 2006 ORE 21.00

* SALA PALLADIO della FIERA DI VICENZA – SABATO 9 DICEMBRE 2006 ORE 21.00

Sunshine Gospel Choir

Dopo il grande successo dello scorso anno all’Auditorium Gran Guardia di Verona, il Sunshine Gospel Choir ( www.sunshinegospel.com) ritorna a Verona e a Vicenza per un nuovo doppio concerto in favore dell’Associazione Amici di Angal ONLUS che sostiene l’ospedale missionario di Angal nel nord-Uganda.I biglietti saranno disponibili IN PREVENDITA a partire da MARTEDI’ 21 novembre nelle città di Verona e Vicenza e relative provincie, nei punti indicati qui.

INGRESSO: intero 15 euro, ridotto (5-10 anni) 5 euro. Ulteriori informazioni su http://www.amicidiangal.org dove è possibile anche ascoltare alcuni brevi pezzi dei Sunshine.

Sul sito web troverete locandine, banner per i vostri siti e altro materiale informativo sul concerto. Vi aspettiamo numerosi per una grande serata di musica e solidarietà!!! Per informazioni e contatti: gospel@amicidiangal.org

Chi?

Ho abbaiato come il cane
Ora ho il silenzio dell’aquila
Ma potrei diventare scimmia
Non so se è un’aquila che parla di un cane
O un cane di una scimmia.

s.c.

10 Nov. 2006 h. 20.27

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Tanto è semplice e noto lo spunto di partenza, quanto è intricato ed esoterico l’esito finale. L’illustrazione di Salvador Dalí qui riprodotta rappresenta Don Chisciotte della Mancia mentre giura eterna dedizione alla sua signora Dulcinea del Toboso; in realtà si tratta di una contadinella trovata per caso da Sancio Panza, che sorride divertito, osservando la scena di nascosto.

Se questi elementi più o meno “tornano”, tutto il resto non torna affatto.

Dalí ci mette infatti di fronte un’immagine che, per soggetto e atmosfere, ha tutta l’aria di un Trionfo della Morte del tardo XIV secolo. Don Chisciotte sembra un cadavere in avanzato stato di putrefazione; il muro è macchiato, screpolato, cosparso di formiche; nel paesaggio allucinante si intravede un maiale decapitato. La stessa Dulcinea, vista di spalle, anoressica, completamente nascosta sotto un mantello, non ha la rozzezza di una contadina… ma neanche la soavità di una principessa. La sua mossa ha un che di civettuolo.

(altro…)

Con la consueta solerte tempistica, ecco a voi il programma del mese di novembre 2006 per ciò che riguarda gli incontri e ritiri da concretizzarsi in Galgagnano, via Martiri della Cagnola 69, presso la sede della Comunità Stella del Mattino, nella sua veste buddista: programma peraltro immutato (fin dove la corrente lo consente) rispetto ai mesi trascorsi.

* Sabato 11 novembre (domani per chi scrive) incontro di zazen e studio dalle ore 8,30 all’ora di pranzo e oltre (eventualmente).

* Venerdì 17 – sabato 18 – domenica 19 novembre: ritiro (sesshin) dedicato prevalentemente allo zazen. E’ consigliabile arrivare il giovedì pomeriggio, è possibile concordare un orario più flessibile compatibilmente con inderogabili impegni: si prega di contattare direttamente la comunità (0371.68461) nella persona di Licia, preferibilmente fra le 13 e le 14.

Grazie e arrivederci

Jiso

Copertina Diario

Dopo aver dato notizia del diffondersi della tesi del complotto riguardo all’attentato alle Twin Towers dell’11 settembre 2001, tesi di cui la trasmissione televisiva Report ha dato di recente conto trasmettendo, pur col beneficio del dubbio, un documento filmato che mira a comprovare la responsabilità dell’amministrazione americana nell’organizzazione ed esecuzione dell’attentato, è da parte nostra doveroso segnalare altre voci indipendenti, che invece mirano a smontare la tesi complottista. La più interessante appare quella della rivista Diario, diretta da Enrico Deraglio, e segnalata su la Repubblica da Mario Pirani. Nel numero 37/38 del 29 settembre 2006, Deaglio in un lungo articolo da new York, intitolato “Il cospirazionista e il meccanico popolare” cita diffusamente una “vera inchiesta vecchio stile” di Popular Mechanics. “Pubblicato dalla Hearst Corporation, tradotto in tutta l’America latina e in Sud Africa, Popular Mechanics è quel genere di giornale che presenta i nuovi modelli di automobile e i nuovi tagliaerba, discute del futuro dei raggi laser, consiglia sull’uso dell’inox nella stanza da bagno e analizza i libretti di istruzione degli elettrodomestici. Due anni fa la rivista promosse un’inchiesta in profondità sull’11 settembre analizzando le teorie cospirazioniste. Mise al lavoro 30 giornalisti e intervistò 300 esperti e concluse, in un numero speciale del marzo 2005, che nessuna delle teorie resisteva alla prova dei fatti. Ora tutto il lavoro è diventato un libro, Debunking 9/11 Myths, a cura di David Dunbar e Brad Reagan, Hearst Books” (pag. 13). Non è possibile presentare qui le argomentazioni riportate dall’articolo di Deraglio, che è lungo e circostanziato: e del resto la nostra intenzione, nel riferire sul sito questo tipo di notizie, non è certo quella di prendere parte per una tesi o per un’altra né di invogliare i lettori a schierarsi. Al contrario: si tratta di fornire elementi di valutazione, il più possibile verosimili ma mai certificabili come assolutamente veritieri, in modo che chi legge eserciti le proprie facoltà intellettuali di analisi, di indagine, di svelenimento da ogni pregiudizio. Consigliamo dunque anche la lettura dell’articolo di Diario, che nota anche come la tesi del complotto dilaghi su Internet e approdi in televisione, mentre le argomentazioni dell’inchiesta di Popular Mechanics non sono prese in considerazione dai “cospirazionisti” soprattutto con l’argomentazione che il giornale fa parte della catena Hearst e quindi della Verità Ufficiale, e conclude: “Così oggi, a cinque anni di distanza dagli attentati, stanno le cose. Tutto quello che abbiamo visto può essere vero o può essere falso. Osama bin Laden si lamenta perché gli è stato tolto il copyright del più grande omicidio della storia e una piccola folla di dilettanti in aviazione civile e demolizioni di grandi edifici si propone come depositaria di terribili verità scientifiche.(…) E’ sempre stata dura confrontarsi con il meccanico: dice sempre cose sgradevoli. In genere, ti dice che non avevi fatto la manutenzione. Poi scopri che aveva ragione lui.

(Letture consigliate: oltre a Debunking 9/11 Myths ampiamente citato nel testo, l’appena uscito Theater of War di Ian Buruma. (…) racconta come l’amministrazione Bush abbia professionalmente sfruttato i media per sostenere la sua guerra in Iraq. Molto convincente e vicino a noi” [da Diario] (pag. 16).

Giuseppe Jisō Forzani

(tratto da Avvenire, 25 ottobre 2006)

«Il sistema periodico» (1975) di Primo Levi è stato proclamato il miglior libro scientifico di tutti i tempi. L’opera dello scrittore torinese, che utilizza i vari elementi chimici come spunto per raccontare la formazione morale e civile di un giovane ebreo nell’Italia di Mussolini, ha prevalso su autori come Richard Dawkins, James Watson – lo scopritore del Dna – o Tom Stoppard.

Il libro di Primo Levi è stato votato durante un evento organizzato a Londra dalla Royal Institution. «Il sistema periodico» ha sconfitto anche, tra gli altri, «L’anello di re Salomone» di Konrad Lorenz, «La vita di Galileo» di Bertolt Brecht, «Il viaggio del Beagle» di Charles Darwin, «Tabula rasa» di Steven Pinker e «Su una gamba sola» di Oliver Sacks.

I ravanelli di Joshu

Joshu sta raccogliendo ravanelli nell’orto.

D’un tratto si alza e li mostra

in modo che tutti li vedano.

Come sono incrostati di terra che sbriciola !

Cominciai a praticare

credendo fosse come

lucidare una bella mela con le mani.

Mi scopro a raspare la terra

per cercare dove sono sepolto.

(Liberamente tratta da “Blue Cliff” by Richard von Sturmer)

s.c.

25 10 06 h. 09,23

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