Generali


Ecco la quarta puntata de L’ovra inconsummabile. Potete trovare qui le altre

(A cura di Cibì)

PURGATORIO

Canto 1

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“Fuggito avete la prigione eterna?”

[lo chiede Catone, indignato, a Dante e Virgilio. Risposta: sì]

Canto 2

Ma noi semo peregrin, come voi siete

Canto 3

Ma la bontà infinita ha sì gran braccia

Canto 4

… il su andar ti fia leggiero
Come a seconda giù andar per nave

[verrà il momento in cui progredire ti verrà spontaneo come a una barca seguire la corrente]

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Dall’amico Butchlazy riceviamo e volentieri pubblichiamo la segnalazione del suo nuovo video musicale su Youtube

Ecco la terza puntata de L’ovra inconsummabile. Potete trovare qui le altre

(A cura di Cibì)

INFERNO

Canto 23

… con cappucci bassi
Dinnanzi agli occhi…

[di nuovo l’invidia, cioè visione ristretta della realtà (dal latino in-video)]

Canto 24

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Più lunga scala convien che si saglia

[Non progredi est regredi. Chi non si trasforma mai, si fossilizza, come il dannato che va in cenere come la fenice e… rinasce non migliore, ma tristemente identico a prima:]

E in quel medesimo tornò di butto

Canto 25

Ed avvenga che gli occhi miei confusi
Fossero alquanto, e l’animo smagato

[la confusione di Dante non avviene di fronte a uno spettacolo qualsiasi: davanti agli occhi ha il simbolo per eccellenza della tragica condizione umana. Avere la pazienza di leggere il Canto 25 per intero, oltre alla poesia Il vischio di G. Pascoli, ammiratissima da P. P. Pasolini]

Canto 26

“Prima che sì Enea la nomasse”

[interrogato cortesemente da Virgilio, Ulisse contraccambia citando l’Eneide. E sarà lo stesso Virgilio, salendo fino in cima alla montagna del Purgatorio, a portare a termine la missione interrotta di Ulisse]

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Raimon Panikkar, La porta stretta della conoscenza. Sensi, ragione e fede, Rizzoli, 2005.

Ma 9×9 farà 81?

Ho riportato la battuta di Massimo Troisi in un suo celebre film per sintetizzare uno dei significati di questo libro di Panikkar.

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Vorrei spiegare il motivo di questa scelta: quella domanda divertente sottintende l’ipotesi di una logica diversa. Ovviamente se non per Troisi, almeno per tutti noi 9×9 fa 81, ma ne siamo proprio certi?

La scienza ha un proprio linguaggio che la rende una cosmovisione, come sostiene Panikkar, questa cosmovisione deve misurarsi e confrontarsi con la cosmovisione religiosa. Questo dialogo è il nucleo del libro.
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Ecco la seconda puntata de L’ovra inconsummabile. Potete trovare qui la prima

(A cura di Cibì)

INFERNO

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Canto 12

L’infamia di Creti era distesa

[tra i più efficaci “mostri” di Dante; sul loro significato cfr. G. Pascoli, Sotto il velame]

Canto 13

… in vece
D’alcuna ammenda, tua fama rinfreschi

[Dante e Virgilio si impegnano a onorare la memoria di un suicida, Pier delle Vigne]

Canto 14

E rende’le [le spoglie] a colui ch’era già fioco

[là dove] Si vede di giustizia orribil arte

[dove la Giustizia produce orrori, Dante compie un gesto di misericordia verso un dannato]

Canto 15

“Dato t’avrei all’opera conforto”

[Brunetto Latini, antico maestro di Dante, se non fosse morto troppo presto avrebbe fatto di tutto per aiutarlo a volare]

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Monsieur Rendon

— Monsieur Redon, siamo qui per acquistare un quadro.
— Ottimo. Li dipingo proprio per venderli.
— Un quadro molto particolare, su un tema di cui lei è specialista.
— Oh-la-la, sentiamo.

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— Vorremmo (mio marito ed io: le presento mio marito, Auguste) che lei ci facesse un quadro da appendere in camera da letto, esattamente sopra il letto, per benedire il nostro riposo.

— Beh, se per voi il letto è un luogo di riposo…

— La facevo una persona più seria. Vorremmo che lei ci dipingesse Dio.
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Dalla fervida inventiva di Cibì ancora una novità per il blog della Stella: la Divina Commedia vista, o sbirciata, attraverso alcuni versi -uno per canto, o quasi- seguiti da una traccia e raggruppati ogni volta da un’immagine.

L’ovra inconsummabile

(A cura di Cibì)

Perché, grazie al cielo, la Divina Commedia non si esaurisce in invettive e definizioni dogmatiche.
I versetti che presentiamo sono simultaneamente
A) da apprezzare decontestualizzati, e
B) da apprezzare inserendoli nel contesto tramite una lettura diretta dei Canti, urca ullallà.

INFERNO

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Canto 1

Aiutami da lei, famoso saggio!

[Dante lo grida a Virgilio nella selva oscura, riferendosi alla lupa – cupidigia – brama – desiderio]

Canto 3

Che balenò una luce vermiglia

[tra gli ignavi Dante disprezza Ponzio Pilato, “colui che fece per viltade il gran rifiuto”, ma poi, per contrappasso, si ritrova lui stesso ad assistere alla risurrezione di Gesù stando dalla parte dei soldati, cioè dei “cattivi”. Qui si segue l’ipotesi esegetica per cui “colui che fece ecc.” sia Pilato]

Canto 4

Oscura, profond’era e nebulosa

Democrito che il mondo a caso pone

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