Generali


In merito all’articolo “Alla scoperta della via maestra”, a firma Carlo Di Folca, apparso sul numero 21 di Dharma (http://www.maitreya.it/hrivista.htm) dedicato al libro La via maestra, edito da Marietti nel 2005

* L’autore risponde

Abbiamo spostato per motivi di spazio questo intervento ed il suo seguito all’indirizzo: http://www.lastelladelmattino.org/spin-doctor/lautore-risponde/

Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: É là, non ci credete.
[…] Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: É in casa, non ci credete.
[…] Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi»
Mt 24,1-37

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«Dov’è una carogna in putrefazione gli uccelli da preda volteggiano e calano al suolo. […] Questo librarsi, questo volteggiare, questo calare, questa celebrazione di vittoria, non sono ciò che si intende per studio dello zen – anche se possono costituire un esercizio utilissimo. Non c’è alcun cadavere da trovare. Sul luogo in cui si crede che vi sia, gli uccelli vengono per un po’ a volteggiare. Ma presto volano altrove. Quando se ne sono andati, il “nulla”, il “nessun corpo” che era lì, tutt’a un tratto appare». (altro…)

E’ nata Interdipendenza, una nuova iniziativa editoriale a cura di Claudio Torrero, del Centro Maitri di Torino

Una rivista per il dialogo tra le religioni e le culture per la pace e la cooperazione

Il volantino che spiega la nascita del periodico è disponibile in PDF (500kb) cliccando qui. Sul sito http://www.interdipendenza.it/ la facciata del primo numero.

Il re Piyadassi caro agli Dei rende onore a tutte le religioni, così a quelle di asceti come a quelle di laici, con liberalità e varie forme di ossequio. Ma egli non pensa tanto alla liberalità o agli onori quanto al reale progresso che può compiersi in tutte le religioni. Il progresso reale ha forme diverse, ma la sua radice è la moderazione nell’esaltare la propria religione come nel criticare l’altrui; e il parlarne sia ben meditato, e vi sia rispetto.

Si deve sempre rispetto alle religioni altrui. Agendo in questo modo si esalta la propria religione e non si fa offesa alle altre; agendo diversamente si fa ingiuria alla propria religione e alle altre.

Asoka, re dell’India,
III secolo a.C. (Editto XII)

«Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: “Perché parli loro in parabole?”. Egli rispose: “Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono». Mt 13,10-13.

Il linguaggio intenzionale è un modo di parlare che ci consente di dire anche ciò che non è possibile dire. Dove le parole alludono, rimandano a qualche cosa che non è l’oggetto letterale del discorso, oppure lo è ma non va inteso come detto. Nella cultura buddista l’obiettivo di quel modo di esprimersi è non nascondere, non coprire, non distorcere, non rivelare.

(altro…)

Cari amici, ecco le attivita’ programmate da Jiso ed Olivier per questo mese a Galgagnano.

Stella del Mattino/galgagnano 007.jpg

* Ogni giorno:
zazen alle ore 6.00 di mattina e alle ore 20.00.

* Ogni sabato (eccetto il primo e il terzo, di sesshin):
mattinata di incontro, dalle ore 8.00 alle ore 12.00, con possibilità di giungere il venerdì sera e di fermarsi per pranzo e oltre. Si chiede di arrivare puntuali.

* Venerdì 18 – domenica 20:
sesshin

Un caro saluto a tutti
Donatella

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Ogni interpretazione del reale, sia essa pensata oppure espressa dalle parole, sta alla realtà come una carta geografica all’area che rappresenta: ne è una pallida e imprecisa riproduzione. Pur necessariamente entro tale limite, parlando la nostra lingua quest’opera ci guida verso quel comprendere che non ha contenuto ne uso per chi intenda impossessarsene. Il testo, strutturato in due filoni paralleli, è lo specchio di due diverse letture di un’identica realtà che prendono il lettore per mano e lo conducono attraverso la storia e il senso vero del buddismo Zen, sia mediante un’esposizione puntuale e articolata sia con la narrazione di una vicenda individuale.

Edizioni Marietti i rombi

Pubblichiamo alcuni stralci dal libro :

*Lo zen e il 68
*A gennaio perché

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