Giugno 2007


… e pesci fuor d’acqua.

La Gendronnière, 10 giugno 2007.

Speriamo che il Cielo ci perdoni.

(Ringraziamo Eric, Philippe e Zen Road per la fotografia)

mym
Precursore e Messia dell’arte rinnovata

F

ontainebleau (Francia), anno di grazia del Signore 1537.

La scena si svolge su un terrazzo della reggia, una limpida sera d’estate. In cielo brilla la luna piena. Un uomo in piedi osserva la luna; un gigante dai riccioli rossi, con un

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volto fascinoso e una corporatura perfetta. Ha qualcosa dell’Autoritratto di Albrecht Dürer, ma non è ovviamente Albrecht Dürer, morto nove anni fa. Accanto al Rosso c’è una dama di corte, seduta; indossa un prezioso abito giallo oro, la sua pettinatura è formata un complesso incrocio di trecce. Anche lei è intenta a fissare il satellite, ma spostando periodicamente lo sguardo sull’uomo.

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— È una notte meravigliosa, non trovate? — sussurra la dama.

Senza rispondere, lui si china a raccogliere una pigna caduta sulla terrazza. Drizza di nuovo il suo corpo maestoso, torna a guardare il cielo, poi, con un mezzo sorriso, palleggia per qualche secondo la pigna nella mano. E la scaglia con violenza contro la luna.
— M… ma, ma che fate?
— Voglio uccidere il chiaro di luna.
La dama ridacchia. — Avete sempre delle curiose invenzioni!

Di nuovo, l’uomo non risponde. Forse pensa alla sua prossima avatar, quando avrà tratti più mediterranei; in complesso, un po’ meno bello ma altrettanto irruente e fascinoso. Allora, potrà gridare ai quattro venti di voler uccidere il chiaro di luna, e troverà gente disposta ad applaudirlo. Potrà passare da una “maniera” all’altra ancora più facilmente di adesso, da nervose forme geometriche a pennellate guizzanti come serpenti. E permettersi trasgressioni che, attualmente, lo farebbero finire al rogo. Chissà, una Madonna che sculaccia Gesù Bambino.

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— A che pensate? All’amore? — sospira lei, che sperava in un minimo di attenzioni in più.
— Pensavo a quante opere d’arte si potrebbero realizzare con le parole.
— Vi dilettate anche di poesia?

— Noli me tangere! No, niente poesia, Madeleine. Ma voi non rimarreste profondamente colpita da nuove parole come… sì… “espressionismo”, “sur-realismo”… Molto meglio della “maniera” di cui tanto si ciancia oggidì, non vi pare?
— Se proponete un gioco, Jean-Baptiste, allora io conio “futurismo”.

Lui annuisce, ridendo all’idea di quel nome da precursore che si ritrova; anche se quasi nessuno lo chiama così, a parte la sua compagna di questa notte.

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— Vi burlate di me?

— Nient’affatto, Madeleine. Anzi, vi andrebbe di posare per me? Nella parte della vostra omonima in una Pietà? Riserverò a me il ruolo peggiore, quello del morto.
— Oh sì, ne andrei fiera.
— Bene, si comincia domani all’alba. Nel frattempo…
— Signore!
— Abbiamo ucciso il chiaro di luna: chi potrebbe vederci?

dr

SF: Summer Follies
(A cura di Cibì)

Inauguriamo una nuova pagina bilingue:

Micro-racconti di para-fantascienza per chi magari godrà di mini-vacanze ma non vuole smettere di iper-ventilare l’immaginazione. E il silenzio.

SF-like micro-stories dedicated to all who maybe will only enjoy a mini-holiday, but without giving up hyper-ventilating their own imagination. And silence.

SF: SUMMER FOLLIES / 1

La 501a astronave si rivelò solo un fenomeno ottico.

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Anyway the 501st ship just proved to be an optical effect.

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[british]By Dario Rivarossa[/british]
[italian]Di Dario Rivarossa[/italian]

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GALILEO AND HIS DADA DEFENDER

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GALILEO E IL SUO AVVOCATO DADAISTA

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[british]

If any subject deserves more than others to be dealt with in this column called “Unlikely”, it probably is Tommaso Campanella’s book “In Defence of Galileo”, written in 1616 in order to persuade the Vatican of the fact that Galileo Galilei’s ideas about astronomy (i.e. the Copernican standpoint, according to which the Sun is in the centre of the universe and the Earth spins around it) was not against the teachings in the Bible, as well as in the Catholic tradition.

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[italian]

Un clamoroso esempio di approccio “zen” (1) alla vita è l’Apologia di Galileo scritta da Tommaso Campanella nel 1616 allo scopo di convincere il Vaticano che il sistema copernicano difeso dallo scienziato toscano non si opponeva alla Bibbia né alla tradizione cattolica.

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A very noble aim, all the more so as Campanella did not share many of Galileo’s views, and in spite of this he was the only one who did attempt such a defence.It did not succeed.

Not only because the Vatican judges – the well and sadly known Inquisition – had to play their role as “the villains”, but also because Campanella himself acted in a way that, according to us, was wonderfully Dada, but which of course could hardly be expected to achieve its goal under those circumstances.

First of all, the philosopher-monk was himself in prison at that time, since his ideas were also suspected to be heretical. In fact, Galileo even tried to hide the “friendship” existing between the two of them: it could not but worsen his own position.

But, above all, Campanella’s whole line of defence was as crazy as possible. This makes him dear and nice to us, but not so with the Inquisition… Just summing it up: in order to show that Galileo was right, he kept on quoting authors like Origen and Giordano Bruno (!!!), that is, in the eyes of the Papal theologians, the outdated thinker who was considered the master of all mistakes, and the fiendish criminal who has been burnt alive in Rome not many years before.

Moreover, Campanella could not help referring, again and again, to the conjecture of other worlds scattered all over the universe, inhabited by beings maybe quite different from man, and maybe not needing to be saved from sin. A good plot for “E.T. – Philosopher’s Cut”, that unfortunately was not the case.

So, poor Galileo, poor Campanella, poor judges, after so many struggles, it finally turns out that you all were wrong. There doesn’t exist any fixed point among the stars, neither Earth not Sun. But is precisely about the way science and knowledge should work that Fr. Tommaso left us his most intriguing legacy.
A definitely Zen approach.

The principles of any true research in fact, according to Campanella who adapts some sentences by St. Bernard, Pope Leo the Great and St. Paul, are the following:
– As long as you stick to things, you won’t get new ones;
– If someone believes that he has already found, he does not find what he is looking for: he looks in vain;
– Those who think they know, they don’t know “how” they should know.[/british]

[italian]

Uno scopo di grande nobiltà, tanto più che Campanella non condivideva molte idee di Galileo, ma ciononostante fu l’unico a muovere un dito per difenderlo.

Ma non funzionò. E non solo perché i famigerati inquisitori dovevano interpretare il proprio ruolo di “cattivi di turno”, ma anche perché il frate filosofo agì in un modo che, secondo noi, era un capolavoro dadaista, ma che ben difficilmente in quelle circostanze poteva sperare di ottenere qualcosa.

Anzitutto, lui stesso all’epoca si trovava in carcere, siccome il suo stesso sistema di pensiero era in odore di eresia. Tant’è vero che Galileo fece del suo meglio per tenere nascosta quell’amicizia compromettente, che non poteva fare altro che peggiorare le cose.

Ma, soprattutto, l’intera linea di difesa adottata da Campanella era pura follia. Il che ce lo rende simpaticissimo, ma non ebbe lo stesso effetto sull’Inquisizione… Tanto per capirci: per dimostrare che Galileo aveva ragione, il frate calabrese continuò a chiamare in causa autori come Origene e Giordano Bruno (!!!), vale a dire – agli occhi di Roma – l’antico ed emarginato teologo, considerato il padre di tutte le eresie, e il demonio incarnato che era stato messo al rogo non molti anni prima. Per giunta, Campanella non riusciva a fare a meno di citare a ogni piè sospinto l’ipotesi dell’esistenza di “altri mondi” sparsi per l’universo, abitati da esseri forse molto diversi dagli umani e forse non bisognosi di redenzione. Un ottimo plot per un E.T. – Philosopher’s Cut, peccato che non fosse il momento adatto.

Ma, povero Galileo, povero Campanella, poveri giudici, dopo tante fatiche e tanto sangue, viene fuori che vi sbagliavate tutti: non esiste nessun “punto fisso” nel cosmo, né la Terra né il Sole. E però, è proprio sul modo in cui dovrebbero procedere la scienza e, in generale, la conoscenza che il frate filosofo ci ha lasciato l’eredità più preziosa.
E quanto di più buddista. I principi di ogni ricerca autentica, secondo Campanella che riadatta alcune sentenze di san Bernardo di Chiaravalle, papa Leone Magno e san Paolo, sono infatti i seguenti:
– Dum ita retines, aliud non accipies (finché trattieni, non ricevi altro);
– Qui putat se invenisse, non reperit quaesita, sed in inquisitione deficit circa divina (nelle realtà divine, chi ritiene di avere trovato qualcosa non ha raggiunto lo scopo, ma fallisce la ricerca);
– Nec, qui putant se scire… hi sciunt, quomodo oporteat eos scire (coloro che ritengono di sapere, non sanno “come” bisogna sapere).

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Dario Rivarossa

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1) Il senso che in questo caso Dario offre a “zen” è tutto suo… mym

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Tutto mi era capitato di sentire, ma alla “giornata mondiale dell’orgoglio pedofilo” fissata anche quest’anno il 23 giugno non ero preparato…

da http://www.icn-news.com/?do=news&id=680

Il 23 Giugno 2007, la comunità pedofila internazionale, celebrerà un altro Boyloveday International, cioè la Giornata Internazionale dell’orgoglio pedofilo.

sconcertati ? si, capisco, anch’io nutro questo sentimento, eppure è così

In concomitanza a questa “vergogna”, contro la quale nessuna istituzione ha preso ancora un provvedimento serio, l’Associazione per la Mobilitazione Sociale Onlus, anche quest’anno, organizzerà una fiaccolata silenziosa per ricordare le vittime di pedofilia.

Chiediamo che le autorità considerino reato la promozione della pedofilia online e che vengano oscurati i siti che danno voce ai pedofili

Già in passato sono state fatti vari tentativi per legalizzare la pedofilia come ad esempio la nascita del partito dei pedofili in Olanda. Affinché queste oscenità non accadano e per far uscire le troppe vittime dal silenzio è indispensabile che ognuno di noi prenda una posizione chiara e decisa contro la pedofilia, perché spesso dimentichiamo che il nostro silenzio diventa complice di questi crimini.

(altro…)

BAMBINI VENITE PARVULOS

[…]
Bambini venite parvulos
Vale un occhio il vostro cuore
Mille dollari i vostri occhi
I vostri occhi senza dolore
Bambini venite parvulos
Sangue sotto il sole.

(Da “Miramare, 19.4.89”, F. de Gregori)

In Italia calcolando esclusivamente i dati delle denunce effettuate dall’anno 2004 fino a marzo 2007, si scopre che i minori scomparsi e non ancora ritrovati sono ben 3.399. Da “Viaggio nelle tenebre” www.beppegrillo.it.

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