Assurdo:

anche un semplice seme di ortaggio tradizionale e contadino, solo perché non registrato, diventa un seme proibito!

Ciao!

Come stai? Io che abito in campagna vivo stupendamente e sono ogni giorno più contento della mia scelta.

Il diventare “contadino” mi ha fatto scoprire alcune realtà che prima da “cittadino” non sospettavo nemmeno e non mi toccavano. Adesso sono più consapevole di tante persone e cerco con le forze che ho a disposizione di portare un cambiamento necessario ad alcune cose. Ciò richiede la consapevolezza, l’impegno e la partecipazione anche di tante altre persone. Io sono solo un granello di terra in un campo, ma insieme a tanti altri possiamo formare un campo.

Ti chiedo di essere un granello di questo campo e di partecipare ad una semplicissima petizione. Nulla di impegnativo.

Lo sai che:

  • i contadini NON possono più scambiarsi fra di loro sementi e piante?
  • i contadini NON possono seminare se non le sementi ammesse per decreto?
  • che i semi degli ortaggi di qualità ibrida F1 (quasi tutti prodotti dalle multinazionali) non si possono riseminare se non penalizzando fortemente la possibilità di raccolto?
  • che le antiche varietà tradizionali (che non pagano royalties a nessuno) vanno gradualmente a perdersi, perché cancellate dai registri europei e allora diventano proibite per la semina e sono destinate alla probabile estinzione?

Inoltre le varietà moderne, sia ortive sia agrarie, sono commercializzate con l’unico scopo di favorire una agricoltura industriale e la grande distribuzione organizzata. Gli ortaggi devono essere capaci di superare raccolte meccaniche, imballaggi meccanizzati, lunghi viaggi refrigerati. Dipendono dalla chimica sia per le concimazioni sia per i trattamenti fitosantari. Devono avere un bell’aspetto ma spesso mancano di un buon sapore. Non sono certo adatti per gli orti familiari e per la vendita diretta di prodotti in fattoria.

Partecipa alla petizione lasciando la tua firma

http://www.biodiversita.info/modules/petizion3/index.php?id=1

Grazie di cuore!

Alberto Olivucci

Presidente di Civiltà Contadina

(Da un’idea di Patrizia Weiszflog)