Cari amici, ecco le attivita’ programmate da Jiso ed Olivier per questo mese a Galgagnano.

Stella del Mattino/galgagnano 007.jpg

* Ogni giorno:
zazen alle ore 6.00 di mattina e alle ore 20.00.

* Ogni sabato (eccetto il primo e il terzo, di sesshin):
mattinata di incontro, dalle ore 8.00 alle ore 12.00, con possibilità di giungere il venerdì sera e di fermarsi per pranzo e oltre. Si chiede di arrivare puntuali.

* Venerdì 18 – domenica 20:
sesshin

Un caro saluto a tutti
Donatella

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Indagare il nocciolo irrinunciabile di una religione, l’unica “cosa” che conta e che perciò costituisce il fulcro della trasmissione iniziatica, è un modo per porre a nudo questa stessa religione mostrandone i recessi più reconditi.

Dopo i tre testi introduttivi [Piccola guida al Buddismo Zen], Intelligenza volse a settentrione, E se un Dio non ci venisse a salvare?] pubblicati con Marietti, l’autore propone una incursione nell’intimo della tradizione Zen, in un’opera di raffinazione dei significati, per costituire un precedente, a tratti anche scandaloso e irriverente, che sia a cautela di chi pone o abbia già posto la propria vita in gioco all’interno di una linea tradizionale. (altro…)

Libri/E se un Dio non ci venisse a salvare.jpg

Senza discostarsi dalla tradizione autentica questo testo si pone sul piano divulgativo, accessibile ad ogni tipo di lettore purché disposto ad entrare nell’ambito in cui religione e cultura laica si intrecciano. L’ultima di un ciclo di tre – l’hanno preceduta Piccola guida del buddismo Zen nelle terre del tramonto e Intelligenza volse a settentrione sempre per i tipi della Marietti – quest’opera partecipa a compensare un vuoto di informazione e formazione nella pubblicistica sull’argomento Zen in cui, spesso, alla quantità delle parole e ai toni didattici non fanno riscontro sufficiente approfondimento e affidabilità.

Mauricio Y. Marassi, Giuseppe J. Forzani
Edizioni Marietti i rombi

Pubblichiamo qui, come invito alla lettura del libro, la prefazione a cura di Luigi Alfieri.

L’umorismo, nella forma della narrativa, della prosa, del saggio e della poesia, correndo libero da una cultura a un’altra coinvolge il lettore in un gioco innocente di complicità, invitandolo ad affacciarsi su quell’ambito da cui la parola stessa è esclusa.

Non è un libro che suscita un riso fragoroso e non è neppure una collezione di arguzie. Piuttosto, sulle ali leggere dell’ironia, ci accosta al Mistero con una lieta meraviglia che nulla toglie alla sua profondità e serenità.

Edizioni Marietti i rombi

Come introduzione alla lettura presentiamo:

la prefazione al libro a cura di Enzo Bianchi, priore di Bose

e due brevi stralci:

Il tempo perduto
Il tempo ritrovato

Libri/La stella del mattino.jpg

Laboratorio per il dialogo religioso è nato dal riconoscimento e dall’esperienza che il valore annunciato dal Vangelo e quello custodito dallo Zen si illuminano e si ravvivano a vicenda. É rivolto a chiunque senta il richiamo al dialogo religioso che indica un cammino di ricerca. É uno strumento che aiuta a camminare insieme pur vivendo lontani e in situazioni di vita differenti.
La rivista ha cessato le pubblicazioni nell’aprile del 2009. Qui potete trovare un archivio con molti degli articoli pubblicati dal 2001 in poi.

Libri/Il Vangelo secondo Matteo e lo Zen.JPG

Le riflessioni che vengono proposte in questo libro nascono dall’ascolto del Vangelo con l’orecchio purificato e reso più sensibile da quella intensa attenzione che il cammino del dialogo interreligioso esige. Lo Zen non dà pace finché uno non attinge al pozzo della sua convinzione, al punto da parlare già col semplice suo essere, anche senza dover ricorrere alle parole.

Il Vangelo e lo Zen, così differenti in apparenza, comunicano in profondità: sono religioni dell’essere, e non dell’apparire. (altro…)

Libri/Il Vangelo secondo Marco e lo Zen.JPG

Il vero interesse di questo libro sta in una ragione profonda, nel fatto cioè che sulla medesima pagina evangelica si posano gli occhi di un cristiano e di un buddista. Verrebbe da pensare a due sguardi certamente rispettosi, ma paralleli, senza la possibilità di un vero incontro: chi vede una cosa, chi un’altra. Invece non è così:

l’incontro avviene, e qui sta la ragione che più mi ha interessato. Naturalmente con la parola “incontro” non intendo parlare di sovrapposizione. Gli sguardi restano due, non diventano uno. (altro…)

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