Mostra fotografica sul Tibet

E´ un «Tibet che non c´è più» quello che Mirco Gadda, 39 anni, cameraman di professione e fotografo per passione, mette in mostra all´India World di Bologna dal 18 novembre al 7 gennaio con la rassegna “Tibet tashi dele“. Trentacinque scatti frutto di un viaggio compiuto nel 1997 in Tibet, tra povertà e misteri di una terra ricca di spiritualità e magia, tra luoghi incontaminati e primordi di un progresso che rischia di snaturare cultura, tradizioni e paesaggi. Un progresso portato avanti con forza dai Cinesi, la cui influenza politica ed economica continua ad essere determinante. E incontrastabile.

Un progresso fatto di strade, attività commerciali, Internet point e ferrovie (la Pechino- Lhasa) che farà del Tibet un approdo turistico che gli stessi abitanti della remota regione himalayana temono e rifiutano.

E´ un grido d´allarme quello lanciato da Gadda, che vuole richiamare l´attenzione sul cambiamento subito dal Tibet in questi ultimi 10 anni.

Quello da lui immortalato è il Tibet dei monasteri, dell´attività lenta e metodica dei monaci buddisti, delle processioni delle donne, dei mercati, degli uomini che con la sola forza e creatività delle mani realizzano opere d´arte.

Personaggi e volti che emanano tranquillità, serenità; dove i sorrisi della gente rivelano la perfetta simbiosi esistente tra loro e la loro terra. E la rassegna, composta da 35 foto di 50 centimetri per 70, propone al visitatore un viaggio.

Il viaggio percorso dallo stesso Gadda da Katmandu a Lhasa. Un viaggio reale, che poco lasciaall´immaginazione e alla rassegnazione, tra la tristezza per un passato recente che sembra scomparso e la paura della nascita di un Tibet sconosciuto, moderno, stravolto.