Al Senato, lo “scrigno della democrazia” come lo ha definito un po’ pomposamente Prodi, chi ha votato in modo difforme dalle indicazioni di scuderia ma in ossequio al vincolo liberamente preso con un presidente del consiglio, è stato gratificato di insulti da trivio, addirittura gli hanno sputato addosso.

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Non da una sola persona ma da un intero gruppo. Che si dice cristiano, cattolico, moderato e che rivendica per sé e per il proprio capo, Mastella, il diritto di gestire il potere amministrativo e politico con metodi di discriminazione e scelta non molto dissimili dal sistema camorrista. Perché così fan tutti, sostengono.
Mastella Clemente, da Ceppaloni, è stato per venti mesi il ministro della giustizia del governo italiano. Sì, è vero, siamo vaccinati, abbiamo avuto governi con Pomicino al bilancio, De Lorenzo alla sanità e Gava (!) alla giustizia. Poi, addirittura, Previti alla difesa, Calderoli vicepresidente del senato.
Però proprio questo è anche il momento in cui la chiesa cattolica…

rivendica il diritto di dare indicazioni a tutti, non solo ai suoi fedeli, riguardo al bene e al male, al giusto e allo sbagliato, anche in comportamenti sociali, sulla stesura delle leggi, della loro applicazione ecc. Per restringere al massimo la domanda, il cardinal Ruini dovrebbe aver la cortesia di spiegare una volta per tutte che cosa c’entrano con Gesù Cristo e la sua chiesa Mastella, Casini (assieme al suo amico Cuffaro) Berlusconi e tutti quelli che non perdono l’occasione di dichiarasi cattolici al solo scopo (penso io) di farsi votare da coloro che, forse un po’ distrattamente, cattolici si reputano. Possibile che il cardinale non senta neppure un po’ di disagio in tale colorita compagnia?
mym