Novembre 2005


Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: É là, non ci credete.
[…] Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: É in casa, non ci credete.
[…] Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi»
Mt 24,1-37

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«Dov’è una carogna in putrefazione gli uccelli da preda volteggiano e calano al suolo. […] Questo librarsi, questo volteggiare, questo calare, questa celebrazione di vittoria, non sono ciò che si intende per studio dello zen – anche se possono costituire un esercizio utilissimo. Non c’è alcun cadavere da trovare. Sul luogo in cui si crede che vi sia, gli uccelli vengono per un po’ a volteggiare. Ma presto volano altrove. Quando se ne sono andati, il “nulla”, il “nessun corpo” che era lì, tutt’a un tratto appare». (altro…)

E’ nata Interdipendenza, una nuova iniziativa editoriale a cura di Claudio Torrero, del Centro Maitri di Torino

Una rivista per il dialogo tra le religioni e le culture per la pace e la cooperazione

Il volantino che spiega la nascita del periodico è disponibile in PDF (500kb) cliccando qui. Sul sito http://www.interdipendenza.it/ la facciata del primo numero.

Il re Piyadassi caro agli Dei rende onore a tutte le religioni, così a quelle di asceti come a quelle di laici, con liberalità e varie forme di ossequio. Ma egli non pensa tanto alla liberalità o agli onori quanto al reale progresso che può compiersi in tutte le religioni. Il progresso reale ha forme diverse, ma la sua radice è la moderazione nell’esaltare la propria religione come nel criticare l’altrui; e il parlarne sia ben meditato, e vi sia rispetto.

Si deve sempre rispetto alle religioni altrui. Agendo in questo modo si esalta la propria religione e non si fa offesa alle altre; agendo diversamente si fa ingiuria alla propria religione e alle altre.

Asoka, re dell’India,
III secolo a.C. (Editto XII)

«Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: “Perché parli loro in parabole?”. Egli rispose: “Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono». Mt 13,10-13.

Il linguaggio intenzionale è un modo di parlare che ci consente di dire anche ciò che non è possibile dire. Dove le parole alludono, rimandano a qualche cosa che non è l’oggetto letterale del discorso, oppure lo è ma non va inteso come detto. Nella cultura buddista l’obiettivo di quel modo di esprimersi è non nascondere, non coprire, non distorcere, non rivelare.

(altro…)

Cari amici, ecco le attivita’ programmate da Jiso ed Olivier per questo mese a Galgagnano.

Stella del Mattino/galgagnano 007.jpg

* Ogni giorno:
zazen alle ore 6.00 di mattina e alle ore 20.00.

* Ogni sabato (eccetto il primo e il terzo, di sesshin):
mattinata di incontro, dalle ore 8.00 alle ore 12.00, con possibilità di giungere il venerdì sera e di fermarsi per pranzo e oltre. Si chiede di arrivare puntuali.

* Venerdì 18 – domenica 20:
sesshin

Un caro saluto a tutti
Donatella

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Indagare il nocciolo irrinunciabile di una religione, l’unica “cosa” che conta e che perciò costituisce il fulcro della trasmissione iniziatica, è un modo per porre a nudo questa stessa religione mostrandone i recessi più reconditi.

Dopo i tre testi introduttivi [Piccola guida al Buddismo Zen], Intelligenza volse a settentrione, E se un Dio non ci venisse a salvare?] pubblicati con Marietti, l’autore propone una incursione nell’intimo della tradizione Zen, in un’opera di raffinazione dei significati, per costituire un precedente, a tratti anche scandaloso e irriverente, che sia a cautela di chi pone o abbia già posto la propria vita in gioco all’interno di una linea tradizionale. (altro…)

Libri/E se un Dio non ci venisse a salvare.jpg

Senza discostarsi dalla tradizione autentica questo testo si pone sul piano divulgativo, accessibile ad ogni tipo di lettore purché disposto ad entrare nell’ambito in cui religione e cultura laica si intrecciano. L’ultima di un ciclo di tre – l’hanno preceduta Piccola guida del buddismo Zen nelle terre del tramonto e Intelligenza volse a settentrione sempre per i tipi della Marietti – quest’opera partecipa a compensare un vuoto di informazione e formazione nella pubblicistica sull’argomento Zen in cui, spesso, alla quantità delle parole e ai toni didattici non fanno riscontro sufficiente approfondimento e affidabilità.

Mauricio Y. Marassi, Giuseppe J. Forzani
Edizioni Marietti i rombi

Pubblichiamo qui, come invito alla lettura del libro, la prefazione a cura di Luigi Alfieri.

L’umorismo, nella forma della narrativa, della prosa, del saggio e della poesia, correndo libero da una cultura a un’altra coinvolge il lettore in un gioco innocente di complicità, invitandolo ad affacciarsi su quell’ambito da cui la parola stessa è esclusa.

Non è un libro che suscita un riso fragoroso e non è neppure una collezione di arguzie. Piuttosto, sulle ali leggere dell’ironia, ci accosta al Mistero con una lieta meraviglia che nulla toglie alla sua profondità e serenità.

Edizioni Marietti i rombi

Come introduzione alla lettura presentiamo:

la prefazione al libro a cura di Enzo Bianchi, priore di Bose

e due brevi stralci:

Il tempo perduto
Il tempo ritrovato

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