Ecco la settima puntata de L’ovra inconsummabile. Potete trovare qui le altre

(A cura di Cibì)

PARADISO

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Canto 1

Io nol soffersi molto, né sì poco

[riferito alla luce del sole, guardata direttamente. Non osare troppo, non cedere troppo presto]

Canto 2

… com’acqua recepe
Raggio di luce permanendo unita

[in-nocenza]

Canto 3

“Dal mondo…
Fuggi’mi e nel suo abito mi chiusi”

[“prendo rifugio nel Buddha” in versione cristiana; a parlare è Piccarda Donati, altra cognata di Dante]

Canto 4

[la Bibbia] Attribuisce a Dio, e altro intende

Canto 5

Cui più si convenìa dicer “mal feci”
Che, servando, far peggio…

[ancora un consiglio utile]

Canto 6

Romeo, persona umile e peregrina

[averne tanti]

Canto 7

… a questo segno
Molto si mira e poco si discerne

[“questo segno” è la croce]

Canto 9

… [la prostituta Raab] pria ch’altr’alma
Del trionfo di Cristo fu assunta

Canto 10

Qual ti negasse il vin della sua fiala
Per la tua sete, in libertà non fora

[retta azione. La sete è quella spirituale, in questo caso]

Canto 11

Non dica Ascesi, ché direbbe corto,
Ma Oriente…