La solita ermeticità di Alan questa volta è mitigata dai colori e dal sole: non è in fondo al pozzo la verità ma splende in cielo. Nel tempo senza tempo dove il bene non basta, il rifugio sognato da sempre, da chi vorrebbe tornare a quel perduto paradiso che solo i poeti ancor sembrano ricordare…
sunshine

Sunshine Babe

So quickly she sees
What’s good turning into best
Time is no counting

La ragazza solare

Così rapida nel cogliere
Il bene tramutarsi in meglio
Che batte il cronometro

Una delle poesie più “solari”, appunto, nell’intera produzione di Alan Lasting. La ragazza in questione dev’essere la stessa a cui alludevano vari haiku precedenti. L’impressione è che Lasting fosse un tipo un po’ malinconico, e che quindi ringraziasse il cielo (o il karma, vedi puntata n. 9) di avergli messo accanto una partner capace di cogliere “al volo” il filtrare di un raggio di sole tra le brume dell’esistenza. O addirittura di sviluppare in crescendo la propria visione luminosa del mondo. Attimi preziosissimi, insostituibili. Imperdibili, ma spesso quasi imprendibili.