Tutti i buddisti sanno (e che lo sappiano si capisce dal fatto che se accenni l’argomento annuiscono con l’aria un po’ annoiata) che la corretta pratica quotidiana passa soprattutto attraverso il non modificare la realtà con le nostre immaginazioni e fantasie: ascoltare ciò che udiamo, guardare ciò che vediamo, senza aggiungere (o togliere nulla). Questo è (si sa) naishkramya, lasciar andare-non fabbricare, la pratica base di ogni buddismo. Dedichiamo il sottostante video a quei pochi che non lo sapevano